L’emergenza in azienda e la sua gestione

L’emergenza può essere definita come il verificarsi di una situazione anomala o di un fenomeno – anche naturale – dannoso.

Sono emergenze ad esempio un terremoto, una inondazione, una esplosione, il rilascio di una sostanza pericolosa, un incendio, ecc.

Quindi come puoi facilmente comprendere in ogni ambiente di vita e di lavoro può manifestarsi una emergenza, di qualsivoglia natura, ed in qualunque momento.

Inoltre va tenuto ben presente che la normativa di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori (“Testo Unico”) considera anche le EMERGENZE come possibili fonti di danno alla salute e alla sicurezza dei lavoratori.

Da qui nascono quelli che sono gli obblighi del datore di lavoro in materia di gestione delle emergenze, ovvero:

      • ­ individuare tutte le possibili situazioni che danno luogo ad una emergenza (Nelle valutazione dei rischi) e adottare le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato;

 

      • ­ predisporre opportune procedure operative che consentano alle persone presenti in azienda di gestire con criterio l’emergenza, ovvero adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza
      • designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;

Quindi in concreto il datore di lavoro deve:

      • Redigere un Piano di Emergenza (utile quando un certo pericolo si manifesta e deve quindi essere affrontato dai lavoratori – ad es: fuoco, fuga di sostanze pericolose, sisma, ecc);
      • ­ Nominare i lavoratori addetti alla gestione delle emergenze;

Una cosa da tenere ben presente e che spesso, in maniera errata, il Piano d’emergenza si occupa solo del rischio di incendio diventando quindi di fatto un Piano Antincendio.

In realtà il Piano di Emergenza è ben più che solo un Piano Antincendio…

Infatti il Piano di Emergenza aziendale contiene e comprende il Piano antincendio, ma non sono affatto la stessa cosa!

Nel dettaglio per un redigere buon Piano di Emergenza si deve partire dalla valutazione dei rischi.

Il datore di lavoro, una volta individuate le fonti di rischio e il loro impatto sull’organizzazione dell’attività lavorativa, deve assicurarne l’eliminazione o la loro riduzione, attraverso misure di prevenzione e di protezione adeguate. Nello specifico lo fa attraverso:

      • misure attive (mezzi di estinzione del fuoco, DPI, ecc);
      • misure passive (quali ad esempio sistemi di allarme, dispositivi di protezione collettiva, ecc);
      • misure procedurali (chi fa che cosa, nomina delle squadre di intervento, ecc).

L’adozione di queste misure porterà così il datore di lavoro ad organizzare in sicurezza le attività che vengono svolte normalmente in azienda, e quindi alla redazione di un Piano di Emergenza utile e funzionale, che saprà dare utili indicazioni ai lavoratori che si troveranno di fronte a una qualsivoglia emergenza (fuoco, fuga di sostanze pericolose, sisma, alluvioni, ecc), e non solo in caso di incendio come spesso, purtroppo, accade.

Detto questo per oggi è tutto! Come sempre spero di esserti stato d’aiuto e aver chiarito questo tuo dubbio.

Contattami pure per qualsiasi dubbio e/o informazione.

 

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